L’Ara Pacis Augustae, meglio nota come altare della pace di Augusto e custodita all’interno dell’omonimo museo, rappresenta una delle più antiche e significative testimonianze dell’arte augustea. 

Il monumento fu eretto per volere dell’imperatore nel 9 a.C. e la sua costruzione votata dal Senato romano nel 13 a.C., per celebrare la pace sancita dalle imprese di Gallia e Spagna. 

L’edificazione faceva parte del grande progetto di urbanizzazione della zona settentrionale del Campo Marzio, già avviato nel 28 a.C. con la costruzione del Mausoleo. 

Proprio per la sua collocazione il manufatto fu soggetto fin da subito a cospicui danni causati dall’acqua e dall’umidità del fiume Tevere, che portarono in alcuni casi alla rottura di molte sue parti e in altri alla separazione di grandi frammentidal corpo principale.

 

 

A distanza di molti secoli, nel Medioevo, l’Ara come altre opere scultoree di epoca romana, divenne una fonte di approvvigionamento di marmo, utilizzato come materiale di riuso per costruire nuovi edifici. Solo grazie agli scavi condotti nel XVI secolo, in corrispondenza dell’attuale Palazzo Fiano, fu possibile ritrovarne i resti perduti, alcuni dei quali confluirono in importanti collezioni europee e italiane.

Le campagne di scavo avviate nel 1903 e poi nel 1937-1938, permisero l’effettivo recupero delle parti dell’altare e la sua successiva ricomposizione, attingendo alle fonti storiche e alle raffigurazioni poste su alcune monete romane. Per preservare questo capolavoro antico venne costruito un apposito padiglione di vetro, il cui progetto fu affidato all’architetto Ballio Morpugo.

Il monumento è costituito da un recinto rettangolare che racchiude al suo interno la mensa presso la quale ogni anno si compiva un sacrificio. Tutta la struttura poggia su un basamento di marmo, nei cui lati minori si aprono due porte, una delle quali è accessibile tramite una rampa a nove gradini. 

 

 

 

L’elemento che attrae maggiormente l’attenzione è la straordinaria decorazione a rilievo che corre lungo tutta la superficie interna ed esterna del recinto rettangolare che costituisce l’ara. 

L’interno, che rappresentava l’area consacrata agli dei, presenta motivi decorativi a girali di acanto, corone sorrette da bucrani, coppe rituali e bende sacre, tutti oggetti che rimandano al mondo rituale e al sacrificio.

L’esterno invece è decorato da rilievi di diverso soggetto: a carattere storico sui lati lunghi e a carattere mitologico sui lati brevi. 

Tra le raffigurazioni più affascinanti vanno annoverate quelledella Pace o Tellus e della dea Roma, le scene della processione per il voto dell’ara e i ritratti della famiglia imperiale.

Anche l’altare, elevato su una gradinata, presenta raffinatissimi rilievi con personaggi femminili (forse le allegorie delle province dell’Impero) e con la rappresentazione del sacrificio che vi si celebrava ogni anno. 

L’apparato decorativo, attraverso allegorie e allusioni mitologiche, celebra l’imperatore Augusto e auspica il ritorno alla mitica età dell’oro delle origini, grazie all’azione pacificatrice di quest’ultimo. 

Il nuovo Museo, realizzato dall’architetto Richard Meier e inaugurato nel 2006, oltre a custodire l’Ara Pacis, è sede di mostre temporanee e di grandi eventi culturali che offrono importanti occasioni di confronto tra archeologia, architettura e storia dell’arte. 

Appuntamento davanti all'ingresso dell'Ara, Lungotevere in Augusta 15 minuti prima dell'orario prenotato , la guida sarà riconoscibile con un cartello "Romolo e Remo". Costo adulti euro 15  minori di 18 anni euro 10, gratuito sotto i 6 anni. Il costo aggiuntivo del biglietto intero è di euro 11, eventuali riduzioni potranno essere richieste in cassa al momento della visita, incluso noleggio auricolari.
Per info e prenotazioni: segreteria@romoloeremo.com

La prima domenica di ogni mese il biglietto è gratuito.

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