Tra la fine del III secolo d.C. e l’inizio del IV secolo d.C. fu eretto a Roma, nella zona compresa tra i colli Quirinale e Viminale, il più grandioso degli edifici termali del mondo antico. La costruzione fu intrapresa dall’imperatore Massimiano, il quale decise di dedicarle a Diocleziano, con cui condivideva il comando dell’Impero.

La pianta non era dissimile da quelle delle anteriori Terme di Traiano e di Caracalla, che a loro volta si rifacevano allo schema ideato dall’architetto Apollodoro, con le sale principali del percorso termale: calidarium, tepidarium e frigidarium alle quali si aggiungevano numerosissime aule con diverse funzioni. 

L’impianto restò in funzione fino alla metà del IV secolo divenendo, nei secoli successivi, oggetto didepredazioni di ogni materiale utile alla costruzione di altri edifici. 

Dopo circa mille anni di abbandono nel 1561, per iniziativa di Pio IV, le terme furono destinate ad ospitare la chiesa dedicata alla Madonna degli Angeli e dei Martiri cristiani e una certosa. 

 

 

Le depredazioni si arrestarono nel 1889, quando Felice Bernabei, con tenacia e fervore, portò avanti il progetto di creare il Museo Nazionale Romano, aperto al pubblico un anno più tardi, con l’obiettivo di conservarvi le collezioni riguardanti la storia e la cultura di Roma antica (dal V secolo a.C. al III secolo d.C.).

La scelta della sede ricadde sulle Terme di Diocleziano e sul contiguo monastero della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.

Nel 1900 l’edificio fu oggetto di una riprogettazione e allestimento che determinarono il trasferimento di alcune opere dalla sede originaria ad altre tre sedi espositive: Palazzo Massimo, Crypta Balbi e Palazzo Altemps. 

 

 

Presso le terme sono esposte le sezioni: epigrafica (nelle sale precedentemente destinate ai capolavori), protostorica (al primo piano del chiostro) e quella dei grandi monumenti pubblici e funerari (giardini esterni, il Chiostro di Michelangelo, il Giardino dei Cinquecento e l’androne) provenienti dalle raccolte archeologiche del Museo Kircheriano.

Le antiche sale termali, tuttora conservate, sono destinate ad ospitare esposizioni temporanee in attesa di un definitivo allestimento per i reperti di alcuni importanti scavi urbani. 

 

 

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