Una passeggiata in musica per la Roma Capoccia der monno infame”.

Gli stornelli di ieri, ancora tanto attuali, e le canzoni attuali dal gusto marcatamente retrò, faranno da cornice a un racconto di storia, di arte, di architettura.

I grandi contrasti della Roma di tutti i tempi si riflettono anche nelle sue canzoni.

I componimenti romaneschi non hanno mezzi termini: raccontano di abbacchi e grandi magnate, oppure di amori tragici e di delitti, non hanno via di mezzo.

Ma è proprio in essi che si riconosce l’anima di questa città, tra luce e ombra, urla e risate, peccato e santità.

Percorrendo Via Giulia, la più bella ed elegante fra le strade di Roma, scopriremo monumenti e motivetti di ieri e di oggi che ci faranno conoscere la storia della città eterna.

Partiremo da S. Giovanni dei Fiorentini, una basilica costruita nel XVI secolo e ultimata nel XVIII secolo come chiesa nazionale dei fiorentini. I lavori di realizzazione di questo edificio sacro, caratterizzati da continui contrattempi e ritardi, portarono papa Leone X de’ Medici a bandire un concorso vinto dal Sansovino, il cui progetto fu portato avanti per un anno da Antonio da Sangallo il Giovane.

 

 

 

Giungeremo a San Biagio degli Armeni, conosciuta con il nome di San Biagio della Pagnotta, per l’antica usanza di distribuire ai fedeli il pane benedetto il giorno della festa del santo. Un particolare curioso è che viene conservata come reliquia la gola del santo, la cui fama era attribuita alla capacità di guarite laringiti e tonsilliti.

Altra tappa è il Museo del Crimine, sito nel Palazzo del Gonfalone e fatto costruire nel 1827 da Papa Leone XII per trasformarlo in casa di correzione minorile. La limitata capienza della struttura costrinse però le autorità della prigione a trasferire i giovani nelle attigue Carceri Nuove, determinandone l’abbandono. La prigione, rimasta inutilizzata per alcuni anni, venne adibita a spazio museale nel 1973.

 

 

Di fronte alla chiesa di S. Filippino si erge l’edificio conosciuto con il nome di Carceri Nuove, opera di Antonio Del Grande, fatto realizzare da papa Innocenzo X nel 1655 e utilizzato l’anno dopo dal successore Alessandro VII come luogo di cura per i malati di peste. La struttura funzionò come carcere fino al 1883 quando venne sostituito dal nuovo carcere di Regina Coeli; fu trasformato in prigione minorile e attualmente è sede dell’Ufficio per la giustizia minorile.

Ci imbatteremo infine nella Chiesa dell’Orazione e Morte che prende il nome dall’omonima confraternita istituita nel ‘500. Costruito nel 1575, l’edificio sacro venne demolito, ricostruito circa un secolo e mezzo più tardi dall’architetto Ferdinando Fuga e consacrato l’anno dopo sotto i titoli del SS. Crocifisso e della Beata Vergine da Cristoforo d'Almeida.

Di particolare interesse è la cripta sotterranea, un tempo adibita a cimitero dove furono inumate oltre 8000 salme, che oggi si presenta come un ossario. 

Appuntamento in Piazza dell'Oro, quota di partecipazione euro 13 per gli adulti, euro 6 minori di 18 anni gratuito sotto i 6 anni. Per informazioni e prenotazioni chiamare il cell. 3281640180, oppure scrivere a segreteria@romoloeremo.com, lasciando tutti i riferimenti per essere ricontattati; pagamento in loco alla guida, che sarà riconoscibile con un cartello Romolo e Remo.

 

 

 

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