Si trova in Via del Corso nel Rione Pigna e la diaconia viene fatta risalire all'epoca di papa Sergio I alla fine del VII secolo. La leggenda della fondazione di S. Maria in Via Lata narra la storia di un senatore di Roma di nome Teofilatto e  di sua moglie Teodora che per rispettare un voto decisero di costruire la chiesa. 

A causa delle inondazioni, nel Medioevo ne venne costruita una nuova all'epoca di Leone IX  che avrebbe riunito delle reliquie in un'urna di porfido tra cui quelle di Agapito. 

Per volere di Innocenzo VIII nel 1491 iniziarono i lavori di demolizione della precedente struttura con la supervisione del cardinal titolare Rodrigo Borgia che contribuì alle spese. 

Nel 1506 il nuovo edificio era terminato ma una serie di imperfezioni lo rendevano non armonico.

 

 

La chiesa fu rinnovata in occasione dell' Anno Santo del 1650 da Cosimo Fanzago internamente mentre la  facciata si deve all'intervento di Pietro da Cortona nel 1662 che si occupò anche degli stucchi della volta e mise mano anche agli ambienti sotterranei. I lavori furono commissionati da papa Alessandro VII Chigi che fece sistemare gli interni dall'architetto Cosimo da Bergamo. 

Lo spazio interno è scandito in tre navate da colonne sormontate da capitelli ionici dorati, il soffitto è in legno  è ricco di decorazioni in stucco e mostra al centro un dipinto con l'Incoronazione della Vergine di Giacinto Brandi. Il pavimento marmoreo conserva in alcuni punti ancora traccia dell'antico rivestimento cosmatesco.

L'altare maggiore è stato realizzato su disegno di Gian Lorenzo Bernini con la Madonna Advocata che si deve alla mano di S. Luca. La chiesa ospita le spoglie di Giuseppe Napoleone Bonaparte e di Zenaide con un busto di Pietro Tenerani.

Nei sotterranei è possibile seguire un percorso e ammirare i resti della precedente basilica costituita da sei vani, secondo la leggenda in questi ambienti dimorò S. Paolo e alla sua casa si riferirebbero un pozzo e una colonna ancora ben conservati. La leggenda riguarderebbe anche altri santi come S. Pietro. S. Marziale e S. Luca Evangelista. Molte parti dipinte sono state spostate per motivi di conservazione al Museo Nazionale Romano-Crypta Balbi. 

 

 

La tradizione che riconosceva in S. Luca il primo abitante della casa, trovava forse origine dall'immagine di una Madonna trovata nel secondo vano e ricollegata al santo che l'aveva ritratta, in realtà il dipinto risale al XII secolo. 

Appuntamento in Via del Corso 306 davanti alla chiesa; termine. Quota di adesione per il servizio guida: adulto euro 12, minore euro 5, gratis sotto 10 anni più offerta per la visita ai sotterranei. 

Info e prenotazioni: 0692939974; 3281640180; segreteria@romoloeremo.com.

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