Il Museo Piana delle Orme è un museo storico-etnologico in provincia di Latina nato nel 1997 e formatosi grazie alla nutrita collezione dell’imprenditore floricolo di origini siciliane Mariano De Pasquale, al quale è stata dedicata una statua in bronzo come ricordo della sua infaticabile attività collezionistica e della sua passione per la storia della terra pontina.

Lo scopo del fondatore era quello di creare un luogo in cui si potessero rivivere esperienze ed emozioni, un posto in cui i ricordi personali potessero trasformarsi in memoria condivisa. 

In questo spazio espositivo sono conservati circa 50.000 reperti che raccontano la storia del Novecento, offrendo non solo una testimonianza dei recenti eventi bellici ma anche della cultura contadina. Data la tipologia della raccolta l’esposizione si distingue in due percorsi principali: il Percorso Agricolo, che comprende sei padiglioni e ripercorre attraverso giocattoli d’epoca, mezzi agricoli d’epoca, indumenti e utensili, raggruppati in quattro tematiche, la vita dei contadini, la storia della bonifica dell’Agro Pontino e l’evoluzione dell’agricoltura nel nostro Paese.

 

 

 

Il Percorso Bellico è composto da otto padiglioni in cui sono esposti oggetti che descrivono i momenti salienti della Seconda Guerra Mondiale. Ciascun padiglione è dedicato ad una diversa tematica: mezzi bellici d’epoca, quelli riconvertiti ad uso civile, la Battaglia di Cassino e le Storie dei deportati e internati nei campi di concentramento. 

Desta particolare interesse anche la sezione dedicata a uno degli unici tre esemplari al mondo del carro armato M4 Sherman, ritrovato nelle acque del golfo di Salerno e completamente restaurato, reso famoso grazie al film La vita è bella di Benigni. 

Recentemente è stato inaugurato all’esterno anche un nuovo padiglione dedicato all’Aeronautica Militare e Guardia di Finanza nel quale sono esposti velivoli e mezzi delle due forze armate, utilizzati nelle ultime fasi della guerra per sbaragliare l’esercito giapponese sulle coste del Pacifico. 

 

 

 

I padiglioni, disseminati su una superficie di oltre 30.000 metri quadrati, ospitano ricostruzioni che permettono al visitatore di immergersi nella scenografia, abbattendo la tradizionale distanza tra osservatore e oggetto osservato. 

Questo museo si caratterizza anche per l’interattività e l’uso di effetti speciali che fanno sì che la storia passata si materializzi attorno al visitatore. 

Nel 2000 il Museo Piana delle Orme è stato inserito nell’Organizzazione Museale Regionale (OMR) della Regione Lazio e fa parte della Rete Nazionale dei Musei Aeronautici.

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