Palazzo Primoli, sito in via Zanardelli, ospita al pianoterreno il Museo Napoleonico, nato nel 1927 grazie ad un’importante donazione, da parte del conte Giuseppe Primoli.

Il Palazzo, costruito nel XVI secolo, fu prima di proprietà dei Gottifredi, poi dei Filonardi nel Settecento e infine della famiglia Primoli. Nel 1820 il conte Luigi Primoli acquistò il primo piano e parte del pianoterreno, trasferendovisi con la famiglia, e otto anni più tardi il secondo piano, riunendo così la proprietà.

Nel 1901, a seguito dei lavori urbanistici nella zona del Tevere, finalizzati alla costruzione dei muraglioni a Nord e all’apertura della nuova via Zanardelli, il conte fu costretto ad un restauro e a una risolutiva trasformazione del palazzo, affidata all’architetto Raffaello Ojetti, che prevedeva il riadattamento dell’edificio antico a dimora signorile che potesse ospitare la sua nutrita biblioteca. 

Nel 1927, poco prima della sua scomparsa, Giuseppe Primoli redasse un testamento nel quale dichiarava la volontà di lasciare in eredità al Comune di Roma le sue collezioni, di adibire il Palazzo a sede di una Fondazione a lui intitolata e di destinare una parte del piano terreno al Museo Napoleonico, dove sarebbero stati conservati ed esposti una enorme quantità di libri rari, mobili, quadri, statue, reperti archeologici e documenti, relativi alla famiglia materna – la madre Carlotta era la nipote di Giuseppe Bonaparte, fratello del celebre Napoleone – e con particolare riferimento al periodo compreso tra I e II Impero. 

 

 

La collezione del Primoli, nella quale era confluita anche la nutrita raccolta del fratello Luigi, non aveva come pretesa quella di offrire una testimonianza dei fasti imperiale quanto piuttosto di ricordare gli intensi legami tra la famiglia Bonaparte e Roma, rinsaldati nel 1808 con l’occupazione della città da parte dei francesi.  Le opere esposte nelle sale, arredate secondo il gusto delle dimore nobiliari di inizio Novecento, raccontano tre fasi della storia napoleonica: il periodo napoleonico vero e proprio, attraverso tele e busti che ritraggono numerosi esponenti della famiglia; quello “romano”, dalla caduta di Napoleone all’ascesa di Napoleone III e il periodo del Secondo Impero attraverso dipinti, sculture, incisioni e oggetti vari. 

Il percorso espositivo, frutto di recenti lavori di restauro delle sale, rispecchia le indicazioni testamentarie del conte, conservando i soffitti settecenteschi a travetti dipinti e i fregi delle sale VIII, IX e X, risalenti ai primi decenni dell’Ottocento. 

Dal 1995 ha sede al terzo piano del Palazzo anche la casa-museo Mario Praz, l’appartamento in cui il criticod'arte e anglista visse dal 1969 al 1982, anno della sua morte. 

La Fondazione Primoli, il Museo Praz e il Museo Napoleonico, coesistendo tutte nel medesimo Palazzo,fanno sì che l’edificio rappresenti un unicum di straordinario interesse per gli studi d’arte, di letteratura e di storia del XIX secolo.

Appuntamento all'ingresso del museo in Piazza di Ponte Umberto I, n°1. Costo servizio guida eruo 12 a persona, per informazioni e prenotazioni scrivere una mail a: segreteria@romoloeremo.com oppure inviare un messaggio whatsapp al 3281640180.

 

 

 

 

 

 

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