L’edifico della Centrale Montemartini, situato sulla via Ostiense, nasce nel primo decennio del Novecento, come prima grande centrale termoelettrica della città, atta ad alimentare l’illuminazione pubblica e molte case private.

 

 

La genesi di questo museo è molto interessante.

Tipico caso di archeologia industriale, riadattata a luogo per accogliere collezioni temporanee e permanenti, vede la sua genesi negli anni Novanta, quando, precisamente nel 1995, diverse sculture esposte nelle sale dei Musei Capitolini, situati al Campidoglio, dovettero essere spostate per consentire alcuni lavori di ristrutturazione. Successivamente si decise di lasciare le opere presso la centrale, per farla diventare un vero e proprio istituto museale con una collezione permanente.

 

 

Questa interessante raccolta comprende, principalmente, opere del mondo classico ed è suddivisa in tre specifiche sezioni: una riguardante i reperti che testimoniano la Roma repubblicana, una seconda che riunisce i pezzi che documentano la Roma monumentale ed una terza sezione, in cui sono esposti reperti che testimoniano le caratteristiche delle residenze imperiali, dei giardini (hortus) e delle domus in generale.

La particolarità che contraddistingue questo luogo è che, ciò che testimonia la storia di questa antica industria, va ad intrecciarsi e dialogare con le opere presenti. Un connubio tra passato remoto e passato prossimo interessante e originalissimo. I saloni di esposizione sono denominati con i loro nomi funzionali legati all’attività industriale: abbiamo la Sala Macchine, la Sala Colonne e le due  Sale Caldaie.

Una di queste due ultime è stata ribattezzata come Sala del treno di Pio XI ed in essa sono custodite le elegantissime e sontuose carrozze del treno papale voluto, appunto, da Giovanni Maria Mastai Ferretti, divenuto pontefice proprio con il nome di Pio IX e che in precedenza erano conservate nel centralissimo palazzo Braschi, che affaccia su  piazza Navona.

Tra i pezzi esposti, legati alla storia di Roma, hanno particolare risalto quelli che costituiscono testimonianza della ritrattistica, ad esempio: espressione artistica molto importante per ricostruire volti, peculiarità e vicende della grande storia capitolina.

Nel 2017 è stata anche inaugurata la collezione dei sarcofagi, pezzi preziosissimi che testimoniano non solo la cultura funeraria romana, ma anche una raffinatissima lavorazione dei soggetti trattati, legata all’idea di mito, che si intersecava alle virtù del defunto stesso e alla sua memoria. Sono presenti, in questa sezione,  anche testimonianze legate al mondo cristiano.

 

                                   

 
Durata della visita guidata: 1 h e 30'.
 
Appuntamento all'ingresso del Museo in Via Ostiense 106. Quota di partecipazione euro 12 più biglietti, euro 6 minori di 18 anni, gratis sotto 8 anni. Per informazioni e prenotazioni chiamare i nn. 0692939974cell. 3281640180, oppure scrivere a segreteria@romoloeremo.com, lasciando tutti i riferimenti per essere ricontattati; pagamento in loco alla guida, che sarà riconoscibile con un cartello Romolo e Remo.

Sei a 24 ore dall'evento e non è possibile più prenotare via e-mail. Contattaci ORA al numero 0692939974 per verificare la disponibilità