Roma città d’arte, ma anche di grandi uomini e grandi donne.

Proprio queste ultime, nel corso dei secoli, hanno contribuito ad alimentare storie, aneddoti, leggende, nonché a lasciare un profondo segno nel corso degli eventi e del loro evolversi.

Cleopatra, ad esempio, fu una di queste. Regina d’Egitto, si dice di grande bellezza e arguzia, fu protagonista di una storia davvero unica  e particolare con due grandi uomini della Roma antica: il grande Giulio Cesare e Marcantonio. Donna di politica, ma anche di grandi passioni.

 

 

Tra le figure che segnarono la storia di questa gloriosa città e del suo immenso impero, ci fu Agrippina, sorella del folle Caligola, stratega politica senza scrupoli. Di lei si dice fece avvelenare il marito Claudio ed il primogenito di lui Britannico, legittimo erede al trono, per favorire la salita al potere di uno degli imperatori più discussi della storia, Nerone suo figlio.

Poppea Sabina, seconda moglie di Nerone dopo Ottavia, fu altro personaggio assai controverso. La si ricorda per la sua grande bellezza e per una grande devozione nei confronti del marito, come alcuni studiosi sottolineano.

 

Canova ci trasmette, attraverso una sua splendida opera, l’eredità della memoria di un’altra donna, Letizia Ramolino Bonaparte, madre di Napoleone. La raffigura, scolpendola nel marmo candido, adagiata su di una seduta alla greca, rilassata, morbida, col volto quasi sorridente, sereno. Una figura femminile di certo interessante e di cui approfondire la storia.

Maria Paola Bonaparte, detta Paolina, è un’altra nota componente della famiglia dell’imperatore francese Napoleone, per essere precisi, sua sorella. Unitasi in matrimonio con Camillo Borghese, fu anch’essa resa immortale dal Canova con la nota scultura che oggi è fruibile nel Museo di Villa Borghese. Adagiata, lasciva, su di un morbido triclinio, alla maniera classica, si mostra in tutta la sua bellezza agli occhi dell’osservatore.

Viterbese di nascita, Olimpia Maidalchini Pamphili, meglio nota come la Pimpaccia, fu una nota nobildonna romana. Questo personaggio è conosciuto proprio per il suo legame con la famiglia Pamphili e per il ruolo che ne ebbe all’interno, soprattutto rispetto al suo rapporto con il cognato e cioè papa Innocenzo X. Di lei “sparlavano”spesso le statua parlanti di Roma! Notissima la pasquinata  «Chi dice donna, dice danno / chi dice femmina, dice malanno / chi dice Olimpia Maidalchina, dice danno malanno e rovina».

Anche l’opera lirica si lega a queste donne uniche e particolari con il personaggio di Tosca, il cui dramma di Puccini era proprio ambientato nella Roma ottocentesca.

E per finire come non citare la chiacchieratissima Beatrice Cenci, vissuta nel XVI secolo, nota per aver subito un processo per l’omicidio di suo padre, stanca delle molestie di quest’ultimo, aiutata dai fratelli e dalla matrigna.

Tante donne, tante storie.

Appuntamento alla fermata metro B Colosseo 10 minuti prima, la visita termina in Piazza del Campidoglio.  Quota di partecipazione: euro 15 a persona, euro 8 per i minori di 18 anni, gratis sotto i 6 anni. Durata 1h e 30 circa. Per informazioni e prenotazioni chiamare il 3281640180, oppure scrivere a segreteria@romoloeremo.com, lasciando tutti i riferimenti per essere ricontattati; pagamento in loco alla guida, che sarà riconoscibile con un cartello Romolo e Remo

Sei a 24 ore dall'evento e non è possibile più prenotare via e-mail. Contattaci ORA al numero 0692939974 per verificare la disponibilità