Urbano VIII, papa dal 1623 al 1644, al secolo Maffeo Vincenzo Barberini, nacque a Barberino Val d’Elsa nel 1568, quinto dei sei figli del ricco mercante Antonio Barberini e di Camilla Barbadori. 

Rimasto orfano di padre a soli tre anni, si occupò della sua educazione lo zio Francesco, protonotario apostolico, che lo ospitò a Roma per fargli seguire gli studi presso il Collegio dei Gesuiti, dove si laureò in legge. 

Dopo aver ricevuto la tonsura, in poco più di dieci anni fu nominato diacono, sacerdote e infine cardinale,ereditando anche il cospicuo patrimonio dello zio che investì per acquistare un prestigioso palazzo riccamente arredato in stile rinascimentale. 

Il cardinale Barberini partecipò a ben due conclavi prima di essere eletto: quello del 1621 che elesse papa Gregorio XV, e quello del 1623 nel quale salì al soglio pontificio. 

 

 

Durante il pontificato Urbano VIII affidò ai grandi artisti del Seicento importanti commissioni e fu protettore di eruditi e letterati, trasformando il palazzo di famiglia in un vero e proprio luogo d’incontro per gli intellettuali. 

Nel 1625 il papa affidò al Maderno, già impegnato con Bernini nella costruzione del Palazzo Barberini, l’incarico di dirigere i lavori della ricostruzione del Palazzo sforzesco delle Quattro Fontane. 

Al Bernini, entrato particolarmente nelle sue grazie, Urbano VIII affidò importanti e diversificati lavori: nel 1628 gli commissionò il proprio monumento funebre, in marmo, bronzo dorato e legno, da collocare nella Basilica di San Pietro; la realizzazione della Fontana delle Api e quella del Tritone, posta al centro di Piazza Barberini nel 1642-1643. 

L’altro artista di fiducia del papa fu Pietro da Cortona, chiamato nel 1631 ad affrescare il soffitto del palazzo di famiglia, dominato dal monumentale Trionfo della Divina Provvidenza, a celebrare la grandezza del casato Barberini. 

 

 

Urbano VIII fu anche patrono dei pittori francesi Poussin e Lorrain e di musicisti e studiosi come Giovanni Girolamo Kapsberger e Athanasius Kircher. 

Il papa Barberini è noto anche per l’impegno profuso nella scarcerazione del grande filosofo e teologo Tommaso Campanella che da ventisette anni era incarcerato a Napoli, intercedendo personalmente presso Filippo IV di Spagna e per il sostegno accordato a Galileo Galilei sia durante il processo che lo vide coinvolto, sia al momento della pubblicazione delle sue rivoluzionarie opere letterarie.  

Nell’aprile del 1634 tale Giacinto Centini di Ascoli Piceno, con la complicità di due frati, cercò di attentare alla vita del pontefice compiendo un rito di magia nera, ma questo attentato fu sventato e i tre colpevoli furono condannati a morte l’anno seguente a Campo de’ Fiori. 

Papa Urbano VIII morì, dopo venti anni, undici mesi e 23 giorni di regno, il 29 luglio 1644 a Roma e fu sepolto nella tomba realizzata per lui dal Bernini nella Basilica Vaticana.

Sei a 24 ore dall'evento e non è possibile più prenotare via e-mail. Contattaci ORA al numero 0692939974 per verificare la disponibilità