Fra storia, leggenda e fantasia, un viaggio tra i fantasmi che popolano la Città Eterna. Presenze occulte, molte delle quali femminili, dalla vita tormentata, che di notte ancora amano frequentare i luoghi che li videro protagonisti in vita, rendendoli ancora più suggestivi e affascinanti. 
 
Un itinerario insolito e curioso, da piazza San Pietro al Pantheon, sulle orme dei fantasmi romani.


La basilica di San Pietro, il fantasma di Giulio Cesare e la colonna degli spiritati – La leggenda del fantasma di Giulio Cesare risale alla Roma imperiale. Il ricordo di Cesare, è legato anche ad un luogo insolito: piazza San Pietro. Fino al 1585 infatti, sulla cima dell’obelisco che orna la piazza si trovava un globo dorato all’interno del quale erano conservate, secondo la tradizione, le ceneri del grande condottiero, fonti di leggende e suggestioni.



All’interno della basilica si trova, invece, la colonna degli ossessi proveniente dal tempio di Salomone e così detta perché anticamente vi si legavano gli ossessi mentre venivano esorcizzati. È forse questa antica tradizione che ha generato la lunga serie di leggende relative a fantasmi che ancora oggi aleggerebbero all’interno della basilica di San Pietro.

 

 

Castel Sant’Angelo e i fantasmi di Beatrice Cenci e di Mastro Titta – A Castel Sant’Angelo sembra si aggirino molti fantasmi: oltre a quelli dei numerosi condannati a morte, i cui lamenti ancora si levano dalle antiche pietre del Castello, il più famoso è sicuramente quello di Beatrice Cenci. Giovane e bella nobildonna romana, Beatrice fu condannata a morte per l’uccisione del padre, uomo violento che la sottoponeva a costanti abusi. Fu decapitata la mattina dell’11 settembre 1599 nella piazza di Castel Sant'Angelo gremita di folla (tra i presenti anche Caravaggio) e su ponte Sant’Angelo si dice che il suo fantasma compaia ancora, ogni anno, puntualmente, nella notte tra il 10 e l’11 settembre. Nei dintorni di Castel Sant’Angelo, tutte le mattine alle prime luci dell’alba, avvolto nel suo manto scarlatto da lavoro, ama passeggiare anche Mastro Titta, il boia più famoso di Roma, che dal 1796 al 1864 portò a termine ben 516 supplizi.

 

 

Piazza Navona e i fantasmi di Costanza De Cupis e di Donna Olimpia Pamphilj – Anche piazza Navona, gioiello dell’epoca barocca, è interessata da “strane apparizioni”. Costanza De Cupis, nobildonna romana la cui presenza infesta il palazzo di famiglia sulla piazza, era particolarmente ammirata in città per la bellezza delle sue mani. Le fu però predetto che le avrebbe perse presto. Infatti un giorno mentre ricamava si punse un dito con l’ago e per la ferita infetta subì l’amputazione di una mano ma, nonostante questo, subito dopo morì. Da allora, nelle notti di luna piena, dietro il vetro di una finestra del palazzo, si vedrebbe la sagoma di una bianchissima mano.

Al ricordo di Donna Olimpia, potente cognata di Innocenzo X, è invece legato palazzo Pamphilj, sua residenza per anni. Da lì Olimpia regnava come una vera regina, ignorando le maldicenze del popolo romano che la accusava di essere l’amante del papa e la chiamava con disprezzo la Papessa o la Pimpaccia. Secondo la leggenda, nelle notti di pessimo tempo, una carrozza trainata da cavalli con occhi di fuoco con a bordo Donna Olimpia partiva a tutta velocità da villa Pamphilj, attraversava ponte Sisto e spariva poi improvvisamente proprio all’altezza di piazza Navona.

 

Pantheon – Anche la storia del Pantheon è legata ad eventi “soprannaturali”. Il Tempio di tutti gli dei nacque proprio a seguito di una visione avuta dal prefetto Marco Vipsanio Agrippa prima di guidare l’esercito romano in Persia. In seguito, nel 608, l’imperatore Foca ne fece dono a papa Bonifacio IV. Quando il 13 maggio del 609, il Pantheon venne trasformato nella chiesa di Santa Maria ad Martyres, all’atto della benedizione, alle note del Gloria in excelsis, schiere di diavoli atterriti, che da secoli vi abitavano indisturbati, si sarebbero alzati in volo, per uscire dall’apertura della cupola e non tornare mai più.


Durata 2 h.

Appuntamento all'edicola sotto il colonnato destro di Piazza san Pietro, all'angolo con via di Porta Angelica; termine al Pantheon; quota di partecipazione euro 15 adulti, euro 8 minori di 18 anni, gratis sotto 6 anni. 

Per informazioni e prenotazioni chiamare i nn. 0692939974 cell. 3281640180 oppure scrivere a segreteria@romoloeremo.com, lasciando tutti i riferimenti per essere ricontattati; pagamento in loco alla guida, che sarà riconoscibile con un cartello Romolo e Remo.

 

 

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Data Prezzo
Data: 30/03/2024 (sabato) - ore 18:00 Prezzo: 15,00 €
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