Il Maxxi
Il MAXXI, acronimo di Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, sorge in quella che era la caserma Montello, situata nel quartiere Flaminio.
Bandito un progetto internazionale per la realizzazione del museo e l’ammodernamento della struttura, questo fu vinto, tra le tante proposte pervenute, da Zaha Hadid, noto architetto di origini irachene, scomparso nel 2016. I lavori iniziarono nei primi anni del nuovo millennio.
Il museo ha forma avveniristica e va ad inserirsi agevolmente nell’ambiente l’ambiente circostante, divenendo parte integrante del territorio.
Al suo interno si possono ammirare diverse collezioni e poter godere dell’arte ad ampio raggio.
Tra i nomi presenti, per quel che concerne l’arte contemporanea, vi è quello di Alighiero Boetti, noto per le sue opere filate dalle ricamatrici afgane, il poliedrico Gerhard Richter, raffinato sperimentatore. Ancora Merz, Clemente e altri.
È presente anche una ricca collezione fotografica e quella di architettura con nomi quali Carlo Scarpa, Pier Luigi Nervi, Alessandro Anselmi, Letizia Battaglia, Massimo Vitali, Guido Guidi e molti altri ancora, tra architettura appunto e fotografia applicata a quest’ultima.
Di largo interesse le collezioni dei secoli XX e XXI che comprendono documenti di archivio di architetti e ingegneri di respiro internazionale, progetti, disegni e altra documentazione relativa a nomi del secolo scorso e di quello attuale.
All’interno del MAXXI è presente anche un archivio in cui si conservano, studiano, promuovono e tutelano documenti che possono essere anche di pubblica consultazione, nell’ampia e luminosa sala studio, per chiunque sia interessato a conoscere e approfondire ciò che il museo “racconta” attraverso la sua mission.
Quest’ultimo è ovviamente polo culturale in cui si svolgono vari eventi, formazione, divulgazione e mostre temporanee.