Il complesso di Sant'Agnese fuori le mura sorge sulla Via Nomentana e riunisce un articolato ed ampio insieme di edifici costruiti e rimaneggiati in tempi diversi: la Catacomba di S. Agnese (III-IV secolo); i resti della Basilica costantiniana (IV secolo); il Mausoleo di Santa Costanza (IV secolo); la Basilica onoraria (VII secolo) con l'annesso monastero. Il sito, di grande interesse storico-artistico e archeologico,  costituisce il più importante complesso monumentale che testimonia l'età paleocristiana e altomedievale in Roma.

 

 

 

La storia del sito inizia con una necropoli romana del II secolo, con mausolei e colombari. Nel tempo, in un settore di tombe ipogee,  vi avevano trovato posto anche i cristiani, tra cui la martire Agnese, in prediolo suo, cioè in un terreno della sua famiglia. 

La necropoli pagana fu distrutta nel IV secolo per fare spazio alla basilica costantiniana.  Le catacombe cristiane, invece, vennero preservate e anzi, divenuto il cristianesimo religione di Stato, diventarono uno dei centri del culto dei martiri cristiani e delle relative reliquie. La Chiesa di Sant’Agnese fu eretta nel 342 per ordine di Costanza - figlia dell’imperatore Costantino -  e nel corso dei secoli fu più volte restaurata per ordine di papi e imperatori: a iniziare da papa Simmaco nel VI secolo, proseguendo nel 1479 con il cardinale Giuliano della Rovere e terminando  nel 1856 con papa Pio  IX

 

 

L’aspetto attuale della basilica risale a numerosi restauri dal XVII al XIX secolo, compresa la costruzione delle cappelle. L’interno presenta tre navate precedute da un nartece e scandite da quattordici colonne provenienti  probabilmente dall’antico tempio costantiniano. Il soffitto ligneo intagliato risale al 1606 e presenta tre sante in rilievo: Cecilia, Agnese e Costanza. 

 

Al di sopra delle arcate sono raffigurati i pontefici benefattori della chiesa e, più in alto, di sante vergini, in sostituzione degli affreschi medievali.

L’abside conserva un mosaico bizantino del VII secolo: sul fondo oro domina la figura della martire posta fra due pontefici, Simmaco e Onorio I.

Degni di nota, lo splendido ciborio quattrocentesco costituito da quattro colonne di porfido e il candelabro marmoreo di epoca romana ornato di foglie di acanto.

 

 

Il Mausoleo di S. Costanza fu eretto agli inizi del IV secolo da Costantina (o Costanza) a ridosso della grande basilica cimiteriale da lei fatta realizzare presso il cimitero sotterraneo dove era sepolta la martire Agnese, di cui Costantina stessa era una devota.   

Esso è uno dei capisaldi dell'architettura tardo antica ed è tra i primi esempi conservati di edificio cristiano a pianta centrale con ambulacro.  Derivato da modelli romani di templi, mausolei e ninfei,  deve la caratteristica più innovativa - i due spazi circolari concentrici - a un edificio di poco precedente destinato a influenzare l'architettura medioevale: il Martyrium del Santo Sepolcro eretto a Gerusalemme da Costantino e dalla madre Elena.

 Il mausoleo fu trasformato in una chiesa dedicata a Santa Costanza nel 1254.

Appuntamento in Via Nomentana 349, quota di partecipazione euro 15 tutto incluso per gli adulti, euro 6 minori di 18 anni gratuito sotto i 6 anni.

Per informazioni e prenotazioni chiamare il cell. 3281640180, oppure scrivere a segreteria@romoloeremo.com, lasciando tutti i riferimenti per essere ricontattati; pagamento in loco alla guida, che sarà riconoscibile con un cartello Romolo e Remo.

 

 

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