Il percorso guidato si snoda tra l’isola Tiberina e il Ghetto ebraico, in una delle zone di Roma dall’atmosfera più intima e magica. Situata nel cuore di Roma ed unita alla terraferma da due ponti, il Ponte Fabricio e il Ponte Cestio, l’Isola Tiberina, con la sua caratteristica posizione al centro del fiume, è una vera attrazione verso l'imbrunire, con la romantica cornice del Tevere tra i riflessi del tramonto. L’isola fa parte del Rione XII, Ripa. E’ celebre per avere ospitato in epoca repubblicana romana il Tempio di Esculapio, il dio greco della medicina, e al giorno d’oggi è ancora fortemente collegata alla sfera medica poiché è sede di ben due ospedali, il Fatebenefratelli o San Giovanni Calibita, di istituzione cinquecentesca, e l’Israelitico.

 

 

Dall’isola Tiberina attraversando Ponte Fabricio, ponte romano costruito nel 62 a.C. dal Curator Viarum Lucius Fabricius e ancora perfettamente integro, si passa nel “serraglio” degli Ebrei.

Sebbene situato in una zona centralissima di Roma, il Ghetto ebraico, piccola città nella città, rimane una meta turisticamente poco conosciuta e “di nicchia”. La visita al quartiere, suggestiva e nello stesso tempo toccante, si snoda nell’area occupata a partire dal XVI secolo dal nucleo di ebrei provenienti dalle altre zone di Roma, dall'intera Italia e dalla popolazione in fuga dalla Spagna.

Nel 1555 Papa Paolo IV, in un clima di decisa reazione alla Riforma Protestante e di feroce inasprimento di tutte le persecuzioni contro le eresie e le spinte disgregatrici della Chiesa, costituì il Ghetto di Roma ed emise la bolla cum nimis absurdum, che obbligava gli ebrei a vivere in un’area ben precisa e prevedeva una serie di odiose norme, tra cui quella di indossare un segno distintivo di colore giallo. L’area occupata dal Ghetto era davvero esigua: non più di tre ettari, dalla attuale Via del Portico d'Ottavia fino a Piazza delle Cinque Scole e al fiume Tevere, all'epoca privo dei muraglioni. Le condizioni di vita erano disumane, con un incredibile sovraffollamento all’interno di abitazioni umide e buie, ed il pericolo costante delle piene del Tevere. Quello di Roma fu l'ultimo Ghetto a essere abolito in Europa Occidentale, soltanto nel 1883.

 

Visiteremo i principali monumenti dell’area, come il Portico D’Ottavia, dove un tempo era il foro piscatorio ovvero il poverissimo mercato del pesce, e la piazza Mattei con la famosa Fontana delle Tartarughe, dando uno sguardo ai locali che propongono la tipica cucina ebraica romanescakosher rappresentata magistralmente da piatti come i carciofi alla giudia o il tortino di alici ed indivia.

Ripercorreremo però con la memoria anche le vicende più tristi e le macchie incancellabili della città, come il rastrellamento e la conseguente deportazione degli Ebrei, avvenuti il 16 ottobre 1943 durante l’occupazione tedesca.

Non ci resta quindi che augurarvi… Shalom aleichem!

Durata 1 h e 30'.


Appuntamento all'isola tiberina di fronte alla Basilica di san Bartolomeo; termine a Piazza delle Cinque Scole; quota di partecipazione euro 13 adulti, euro 8 minori di 18 anni, gratis sotto i 6 anni. Se il numero dei partecipanti è inferiore a 10 persone, è prevista una maggiorazione di € 2.00.       

Per informazioni e prenotazioni chiamare il 3281640180, oppure scrivere a segreteria@romoloeremo.com, lasciando tutti i riferimenti per essere ricontattati; pagamento in loco alla guida, che sarà riconoscibile con un cartello Romolo e Remo.

Sei a 24 ore dall'evento e non è possibile più prenotare via e-mail. Contattaci ORA al numero 0692939974 per verificare la disponibilità

Data Prezzo
Data: 23/03/2024 (sabato) - ore 18:00 Prezzo: 13,00 €
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Data: 31/03/2024 (domenica) - ore 11:00 Prezzo: 13,00 €
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Data: 6/04/2024 (sabato) - ore 19:00 Prezzo: 13,00 €
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Data: 13/04/2024 (sabato) - ore 18:30 Prezzo: 13,00 €
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Data: 26/04/2024 (venerdì) - ore 19:30 Prezzo: 13,00 €
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