Visita guidata alla casa museo di Alberto Sordi
Roma ha dato i natali a tantissimi personaggi famosi in ambiti diversi, tra cui il cinema.
Tra i grandi nomi legati a questa stupenda città, c’è quello di Alberto Sordi, che ha portato sul piccolo e grande schermo non solo la verace “romanità”, ma anche, con estrema ironia e a volte, con un sentore dolce-amaro, l’Italia del suo tempo. Sordi nasce il 15 giugno 1920, a Trastevere, in Via di San Cosimato n°7, così come testimonia una targa commemorativa affissa al palazzo di fronte a quello natale, che oggi non c’è più, poiché abbattuto. Suo padre era un musicista e sua madre un’insegnante. Prestissimo ebbe i primi contatti col teatro e con la musica.
Nel 1931 frequenta la scuola superiore a Trastevere, ma abbandona gli studi (si diplomerà da privatista) per dedicarsi alla sua grande passione: lo spettacolo.
Nel 1937 inizia a fare la comparsa a Cinecittà e, sempre in questo anno, si aggiudica un premio indetto dalla Metro Goldwyn Mayer che gli consentirà di diventare doppiatore di Oliver Hardy del duo comico americano Stanlio e Ollio. Pian piano iniziarono le esperienze teatrali e poi il cinema, che lo vide raggiungere la grande popolarità negli anni Cinquanta, diretto, tra l’altro, da grandi maestri come Fellini, Steno, Risi, D’Amico, Monicelli.
Esordì come regista con lo splendido film Fumo di Londra, del 1966, concludendo questa fase della sua carriera, nel 1998, con la pellicola Incontri proibiti.
I suoi film restano nell’immaginario collettivo e i suoi personaggi sono amatissimi e indimenticabili: dal Marchese del Grillo al Medico della Mutua, da Un americano a Roma al Tassinaro, dai Vitelloni a in Viaggio con papà, affiancato dal un altro romano doc, Carlo Verdone.
Sordi, tra l’altro, si è anche distinto come compositore di brani per i suoi film, nonché come interprete, ad esempio nel brano Guardo gli asini che volano nel ciel, scritta da Gino Filippini per il film I diavoli volanti, con Stanlio e Ollio e il notissimo pezzo romanesco E và…E và… scritto da Migliacci e Mattone.
Nel 2003 riceve, alla memoria (era trascorso appena un mese dalla sua scomparsa), la Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte e, nel 1994, era stato nominato Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.
Numerosissimi i premi e riconoscimenti cinematografici ricevuti nella sua longeva e sfavillante carriera.
Riuscire a condensare e rendere esaustiva la grandezza di Alberto Sordi e l’immensa eredità artistica che ci ha lasciato, solo con delle semplici parole, è ardua impresa, ecco perché visitare i luoghi a lui legati, siti nella capitale, dischiuderà di certo un’ampia finestra su questo personaggio, per saperne di più e conoscerlo ancor meglio.
Di recente, ed in occasione del centenario della sua nascita, è stata inaugurata e aperta al pubblico la sua splendida casa museo in Via Druso 45, a Roma. Il grande Sordi, scomparso nel febbraio del 2003, riposa presso il cimitero monumentale del Verano, sempre nella capitale.
Per prenotare è necessario inviare una mail a: segreteria@romoloeremo.com indicando nominativo, numero di cellulare e numero di posti che si desidera prenotare. Per ogni data e fascia oraria saranno disponibili 15 posti per consentire di rispettare le norme di sicurezza previste per il covid. Il costo è di euro 20 per gli adulti e 10 per i minori di anni 18 e comprende la visita guidata, la prenotazione e il biglietto d'ingresso. Pagamento anticipato con bonifico.
Tutte le altre indicazioni saranno fornite al momento della prenotazione.