Il complesso monumentale più impressionante di questa zona dell'antico campo Marzio è certamente costituito da Piazza Navona, sorta sui resti dello Stadio costruito da Domiziano tra l’81 e l’86 d.C. e destinato agli agones, cioè alle gare di atletica, molto meno amate dai romani rispetto ai giochi circensi. Lo stadio era costituito da una grande pista di forma rettangolare allungata con un lato di fondo curvilineo ed uno rettilineo (lunga m. 265, larga m. 106), priva della spina centrale, circondata da gradinate sorrette da un doppio ordine di arcate e semicolonne ioniche e corinzie. Resti delle arcate della cavea, in travertino, si possono osservare in Piazza di Tor Sanguigna.
                          


A poca distanza da Piazza Navona, il Pantheon è il monumento di Roma meglio conservato, e certamente il più affascinante; la sua sopravvivenza si deve al fatto che molto presto, nel 609 d.C., fu trasformato nella chiesa di Santa Maria ad Martyres da papa Bonifacio IV. Dedicato a tutte le divinità romane, il tempio fu costruito da Marco Vipsanio Agrippa tra il 27 ed il 25 a.C., in forme del tutto tradizionali ed orientato in direzione opposta alla attuale, dunque verso sud; si trattava di un semplice edificio di forma rettangolare circondato da un colonnato e di dimensioni ridotte. A seguito della distruzione dovuta ad un incendio, il Pantheon venne integralmente ricostruito dall’imperatore Adriano: la cronologia dei lavori adrianei è resa certa dai bolli laterizi, recanti i nomi dei consoli in carica tra il 118 ed il 125 d.C.

Procedendo in direzione di Via Arco della Ciambella, ci imbattiamo nei resti del calidarium delle grandiose Terme di Agrippa, costruite nel 19 a.C. ed alimentate dall’acquedotto Vergine, inaugurato dallo stesso Agrippa. Le terme si estendevano originariamente fino quasi a lambire la zona di Largo Argentina; la porzione meglio preservata è costituita da una cupola simile a quella del Pantheon ma molto più piccola, inglobata in un edificio in Via Arco della Ciambella.

L’area sacra di Largo Argentina costituisce il complesso di edifici templari di epoca repubblicana più importante di Roma: fu scavato tra il 1926 ed il 1928, con risultati di grande rilievo scientifico. Nella zona sono concentrati ben quattro templi, cronologicamente collocati tra il IV secolo a.C. ed il II secolo a.C.: il Tempio di Feronia, il più antico, poi quello di Giuturna, risalente al III secolo a.C., il Tempio dei Lari Permarini, del 179 a.C., ed infine il Tempio della Fortuna Huiusce Diei, dedicato da Quinto Lutazio Catulo nel 101 a.C.

Tra Largo di Torre Argentina e Campo dei Fiori si estendeva il complesso dei Portici, della Curia Senatus e del Teatro di Pompeo, iniziato nel 61 e completato nel 55 a.C. Si trattava di una enorme piazza porticata con giardini e fontane al suo interno, chiusa verso nord dal teatro, la cui cavea sopravvive ancora oggi nelle fondamenta degli edifici di Via di Grotta Pinta, il cui andamento curvilineo ripete esattamente la curva del teatro. Il Tempio di Venere Genitrice, che chiudeva tutto l’insieme, corrisponde alla zona occupata oggi da palazzo Righetti.

Durata della visita guidata: 1 ora e 30'.

Appuntamento in Piazza Navona di fronte alla chiesa di santa Agnese in Agone. Quota di partecipazione euro 12 a persona, euro 5 per i minori di 18 anni, gratis sotto i 10 anni. Per prenotare questa visita guidata chiamaci ai numeri 0692939974; cell. 3281640180, o scrivici una mail a segreteria@romoloeremo.comindicando il tuo nome, il numero dei partecipanti ed un recapito telefonico.

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